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La storia de i Corvi

Gli anni sessanta hanno rappresentato il decennio caratterizzato dal più importante rinnovamento generazionale. Gli eventi socio-politici e culturali hanno influenzato e modificato profondamente valori, aspirazioni e stili di vita. Nacquero nuove tendenze musicali e il panorama dell'intera musica venne rivoluzionato. Sono gli anni dei Beatles e dei Rolling Stones (precursori del grande rock anni settanta), gruppi come Deep Purple, i Pink Floyd e Led Zeppelin contribuirono a rinnovare il rock che, negli anni settanta, avrà il suo momento di massimo splendore. Già agli inizi degli anni sessanta io e Angelo suonavamo insieme nei Gentleman e poi negli Snakes, due gruppi di Parma, ma il fermento e il rinnovamento di quegli anni influenzava anche noi. Sognavamo di partire per cercare nuove esperienze musicali all'estero, poi decidemmo di fondare un nuovo gruppo I CORVI insieme a Gimmy Ferrari e Fabrizio Levati. Ci siamo formati musicalmente ascoltando spesso radio Lussemburgo che era l'anteprima della discografia a livello internazionale e suonando in vari locali della provincia di Parma, e già emergeva il nostro carattere anticonformista, un po' anarchico e ribelle che caratterizzerà tutta la nostra storia.

Il Torneo Rapallo Davoli

Maggio 1966: partecipiamo al Torneo Rapallo Davoli, eravamo giovani, incoscienti, siamo partiti senza un soldo in tasca e malvestiti da autentici "ragazzi di strada", non avevamo famiglie ricche che ci potessero supportare, ma arrivammo secondi nella classifica finale. Sarà stato per la nostra grinta, per i suoni fortemente accentuati nella ritmica e nella semplice incisività delle chitarre, nella voce particolare e graffiante di Angelo ma, colpo di fortuna, il direttore artistico dell'Ariston, presente alla manifestazione, si avvicinò dicendoci "Corvi vi voglio !", e così iniziò la nostra straordinaria avventura. L'Ariston, oltre a vestirci, sfamarci, insegnarci un po' di buone maniere e comportamenti adeguati (in questo non ottenne grandi risultati), ci propose di incidere Un Ragazzo di Strada cover di "I Ain't No Miracle Worker" dei Brogues per presentarlo al Cantagiro del 1966. Accettammo consapevoli che il pezzo sembrava fatto su misura per noi.

Il Cantagiro

Al Cantagiro ci siamo piazzati all'ottavo posto, un buon risultato per un gruppo esordiente, e Un Ragazzo di strada diventò subito il marchio di fabbrica della formazione. E' il pezzo che più rimarrà impresso nella memoria collettiva, insieme all'atteggiamento ribelle e anticonformista che si manifesta anche nell'abbigliamento: camicie bianche, abiti neri, mantelle nere e rosse, oltre che all'immancabile Corvo appollaiato sul basso di Gimmy, immagine crepuscolare, suoni cupi e distorti, tutto ciò ci ha portato ad essere definiti il primo gruppo "dark". Noi non ci atteggiavamo, eravamo noi stessi così, come dice il pezzo: Io sono quel che sono... forse inconsapevoli artisti... "Ragazzo di strada" è stato considerato il primo brano rock in Italia grazie al sound crudo e al testo originale per il periodo, non per niente Vasco Rossi, il rocker numero uno in Italia, ha scelto di interpretare per il concerto del 1° maggio 2009 proprio Un Ragazzo di Strada. Il retro è Datemi una lacrima per piangere, composto dai fratelli Salerno, caratterizzato da un'introduzione di chitarra distorta, una vera novità per quei tempi con intuiti anticipatori del punk anni settanta. Nello stesso anno viene pubblicato un altro 45 giri: Bang Bang, cover del celebre successo di Sonny & Cher interpretato anche dall'Equipe 84, Dalida e da tanti altri. La nostra interpretazione era però diversa, notevolmente indurita, scarna, che colloca il brano in una dimensione anticipatrice di un certo suono "HARD".

Il Long Playing

Nell'autunno del 1966 esce il primo LP intitolato UN RAGAZZO DI STRADA che sarà venduto con il medaglione del corvo; vinile oggi molto quotato vista anche la sua difficile reperibilità che, oltre ai pezzi già usciti in 45, contiene anche due cover di Donovan: Colori e Voglio Finirla, una di James Brown: Resterai e altri ancora. Nel 67 esce Sospesa ad un filo, che vince l'OSCAR della canzone Italiana; distorsore e riverbero inacidiscono il suono in un inedito quadro psichedelico che anticipò in Italia, insieme a Datemi una lacrima per piangere, la musica psicadelica americana. Il retro del 45 è Luce, sognante e dolce pezzo quasi mistico. Si incide nello stesso anno Quando quell'uomo ritornerà e Si prega sempre quando è tardi. Siamo nel periodo delle Messe Beat e I Corvi, forse primi in Italia, si esibirono nella chiesa di S.Maria della Pace in Parma con un'affluenza straordinaria (la Gazzetta di Parma parlava di 3.000 persone). All'inizio del '68 l'Ariston fa uscire Che strano effetto e C'è un uomo che piange tratti dall'LP, il secondo brano è stato definito acido e oscuro che si inserisce nel solco del garage americano più duro. La stampa e le cronache ci hanno sempre dipinti come individui "poco raccomandabili" ma eravamo semplicemente anarchici, non capaci a scendere a compromessi, quindi quando l'Ariston non ci pagò le Royalties dovute, rompemmo il contatto, ci procurammo una causa, e ricorderò sempre le parole di Alfredo Rossi: "Corvi, come vi ho creato vi distruggerò". Noi ci siamo fatti una risata e siamo passati alla Blubell. Forse non fu una scelta saggia ma noi eravamo così.

La nuova etichetta

Con la nuova etichetta esce Bambolina / Nemmeno una lacrima e, nello stesso anno, Datemi un biglietto d'aereo / Questo è giusto. Nel '69 incidiamo con l'etichetta RARE Ama / No bugie no. Poi, come in quasi tutti i gruppi di quegli anni, la formazione, dopo l'uscita di FABRIZIO E GIMMY ha subito diversi cambiamenti. Entrano ed escono vari componenti, io e Angelo ci dividiamo e ci riuniamo fino a che, nel 1989, esce l'album Hanno preso la Bastiglia che, oltre ai vecchi brani, ne include dei nuovi come Picasso e Segni sulla pelle con sonorità Hard Rock. Nel 1996 esce un nuovo CD intitolato "I Corvi Il meglio".

Citazioni

Ora vorrei citare considerazioni che non sono mie, ma di critici musicali, giornalisti, esperti della musica degli anni '60:
  • Sicuramente tra i gruppi più innovativi del panorama Beat...
  • I Corvi anticiparono una serie di brillanti intuizioni sul futuro linguaggio musicale, che sarebbero presto appartenute al mondo del rock italiano...
  • Band più rappresentativa del Rock Underground Italiano...
  • L'album Un Ragazzo di strada è in assoluto uno dei migliori dischi del beat italiano...

L'ultimo dei Corvi

Nel 2000 muore Fabrizio, nel 2006 Gimmy e nel 2013 ci ha lasciato anche Angelo. Una storia questa dei Corvi lunga quasi 50 anni di grandi successi, di periodi meno esaltanti, e di grandi tragedie. Sono rimasto solo e, anche per la consapevolezza che la nostra presenza nel movimento beat anni '60 ha lasciato un'impronta nuova e diversa, sento il dovere di portare avanti il nostro nome e la nostra storia.

Il nuovo gruppo

Ho formato un nuovo gruppo: Claudio de I CORVI - l'ultimo ragazzo di strada. Composto da bravi musicisti di lunga esperienza che condividono il mio progetto che vuole riproporre gli storici brani della band con sonorità attuali e arrangiamenti moderni, in linea con la filosofia della band originale come se non ci fosse stata interruzione tra ieri e oggi. La band attuale è composta da:
  • Lorenzo Cavazzini - voce
  • Pietro Amoretti - chitarra solista
  • Mirko Rivara - tastiere
  • Beppe Tavone - basso
  • Claudio Benassi - batteria

Il nuovo Millennio

Con la nuova formazione sono venuti nuovi impegni:
  • nel settembre 2014 siamo ospiti al MEI - Meeting Etichette indipendenti di Faenza. E' stata veramente una bella esperienza, non solo per il riconoscimento quale prima band indie italiana (infatti non mi sarei mai aspettato la calorosa accoglienza di questi giovani gruppi indie ed emergenti) ma anche perché mi hanno gratificato con un premio ai miei cinquanta anni alla carriera
  • nel 2015 esce il nostro primo nuovo singolo: La Strada, che rappresenta le sonorità attuali e il percorso intrapreso dalla nuova band
  • il 30 agosto 2015 organizziamo a Neviano degli Arduini (PR) il 1° Raduno Nazionale per festeggiare insieme ai fans i 50 ANNI DI STORIA DEI CORVI. Eravamo in tanti, ed è stato emozionante vedere così tante persone di età diverse, ...è proprio vero che la musica parla attraverso le generazioni. Il concerto ha compreso l'intero repertorio all'interno di una scenografia fatta dei video storici e del contributo di due amici, che tra un set e l'altro hanno introdotto anche alcune letture in memoria dei tre componenti del gruppo scomparsi. Abbiamo anche allestito una mostra con manifesti, locandine, copertine di dischi e foto d'epoca tutto rigorosamente originale. Il pezzo forte era la divisa usata per la copertina dell'album Un ragazzo di strada
  • altra tappa molto importante è stata partecipare all'evento Modena 29 settembre, che nel 2015 si è costruita sul Progetto e Titolo di BEAT GENERATION che va alla ricerca delle influenze lasciate dal Beat attraverso generazioni diverse, facendo raccontare il loro beat ad artisti della musica nati in decenni diversi. I CORVI sono stati chiamati a chiudere la serata, portando sul palco la testimonianza del momento d'oro del Beat Italiano.
  • nel 2016 oltre ad aver intrapreso un tour nel nord Italia, abbiamo partecipato ai due principali Festival Beat:
    • MILANO - 50 ANNI DI BEAT ITALIANO
    • TORINO BEAT 2016 - LA FINALE
    insieme ai maggiori nomi della scena del Rock-Beat italiana
  • nel 2017 organizziamo per il 9 luglio a Parma il SECONDO RADUNO NAZIONALE che vede insieme CORVI e ROKES per festeggiare gli OLTRE 50 ANNI DI STORIA
  • sempre nel 2017 al Teatro Romano di Verona siamo ospiti al VERONA BEAT
  • nel 2018 il 22 agosto partecipiamo allo SPONZ FEST 2018 SALVAG a Calitri chiamati da Vinicio Capossela Direttore Artistico dell'evento.
  • il 14 settembre siamo a Lanciano per l'evento I RAGAZZI DI STRADA insieme a Donatello, Giuliano del Notturni, Gian Pieretti, Enrico Maria Papes e i Dik Dik

...e la storia continua !